Saper chiedere fa la differenza
Quelle che seguono sono solo alcune delle richieste che più frequentemente mi capita emergano nelle prime sedute: esprimono i bisogni più urgenti , le aspettative sul percorso e fanno intravedere già delle modalità di pensiero e interpretazione della realtà delle persone che fanno la coraggiosa scelta di intarprendere una terapia .
Banalmente, un percorso ha bisogno di almeno un punto di partenza chiaro e condiviso : la domanda e la sua analisi sono il nostro.
In alcuni casi è espressa limpidamente, in altri una prima parte del percorso consiste proprio nel fare chiarezza su quali siano effettivamente le richieste primarie , nel dare loro una forma, passando dalla descrizione statica di una situazione negativa e fonte di disagio ad una domanda che apra alla possibilità di cambiamento: molto semplicemente , è già in corso una considerevole evoluzione quando si passa dal porre la situazione come “L’altro non mi capisce” a “Vorrei che l’altro mi capisse” fino a chiedere “Cosa posso fare perchè l’altro mi capisca?” .
Ecco allora alcune delle richieste più o meno esplicite:
Sono normale?
Cosa devo fare?
Sono io che sbaglio?
E’ giusto così?
Vorrei che mi ascoltasse ( più abitualmente espressa con “Non mi ascolta”)
Vorrei che mi capisse
Come faccio a fargli/le capire che…?
Come faccio a fare in modo che l’altro cambi ?
Vorrei smettere di essere così arrabbiato/triste/ansiosa/ecc…
Nei prossimi post vorrei dare delle risposte, ma prima: aggiungereste qualche domanda?